Augusto Righi: lo scienziato, il fotografo,

la famiglia, il soggiorno a Montese

 

Augusto Righi: sperimentatore ed epistemologo 

di Giorgio Dragoni * 

 Si è effettuata una riflessione sulle metodologie scientifiche che caratterizzarono l’opera degli scienziati dell’Ottocento. A questo scopo si è presa come riferimento l’attività scientifica di Augusto Righi (1850-1920).Il periodo in cui il fisico bolognese è vissuto lo rende coetaneo di Galileo Ferraris, e ciò è tanto più significativo in quanto Righi, oltre che grande sperimentatore ed abile matematico, seppe riflettere da filosofo della scienza ed epistemologo sulla metodologia della ricerca fisica del suo tempo. 

(Professore Ordinario di Storia della Fisica -  Dipartimento di Fisica - Università degli Studi di Bologna).

 

Augusto Righi e la fotografia 

di Stefano Benassi * 

L’interesse di Augusto Righi (1850-1920) per la fotografia nasce da un amore per la ricerca scientifica ed in particolare per la fisica. Augusto Righi capisce l’importanza che la fotografia è destinata ad avere in campo scientifico e lui stesso la utilizza per poter documentare, nei suoi testi, i propri esperimenti compiuti in laboratorio. Varie sono infatti le pubblicazioni corredate da riproduzioni fotografiche.

Augusto Righi amava anche fotografare anche durante i periodi di riposo quando si recava in villeggiatura a Sabbiuno, sulle colline bolognesi, e a Montese un piccolo paese dell’Appennino Tosco-Emiliano in Provincia di Modena.

Queste fotografie riprendono immagini di vita familiare, le gite, i mercati, le processioni, le feste paesane e religiose, e i numerosi ospiti. Tra i tanti: il poeta Giosuè Carducci, il musicista Ottorino Respighi, il professore Salvatore Pincherle.  

(Tecnico di fotografia e collaboratore del Museo di Fisica presso il  Dipartimento di Fisica - Università degli Studi di Bologna).

 

Augusto Righi e la famiglia 

di Augusto G. V. Righi * 

       Ha ricostruito la storia della sua famiglia attingendo molte notizie dal taccuino dei capifamiglia che si sono succeduti dal 1750 al 1850, ma anche da quello dello stesso scienziato e da altri carteggi personali lasciati dal professore alla sua morte.

Il più antico dei documenti è un atto notarile del 1749 relativo a una compravendita. dal quale risulta che Antonio Righi (1672 - 1751), del fu Francesco Righi, (dimorante nella terra di Rocca di Gaggio di Montagna), traeva redditi dalla vendita di prodotti agricoli e dalla locazione di un'osteria che possedeva in Bombiana. Tali entrate assicurarono evidentemente una certa agiatezza, poiché Antonio poté mantenere agli studi universitari a Bologna l'unico figlio, Francesco Maria (1726 - 1786). Appena laureato in medicina, Francesco Maria si trasferì da Gaggio a Bologna e si fece una famiglia. Uno dei suoi figli, Pietro (1772 - 1839), divenne scultore. Il figlio di Pietro, Francesco (1807 - 1872), si laureò in medicina e, nel 1834, sposò Giuseppina Zanelli. Da questo matrimonio, il 27 agosto 1850, nacque il futuro scienziato Augusto Righi.  

* (Ingegnere, nipote dello scienziato)

 

Augusto Righi a Montese
di Walter Bellisi *
 

      Lo scienziato trascorse le vacanze estive a Montese dal 1898 fino alla sua morte.

Dopo aver villeggiato per alcuni anni alla Croara e a Sabbiuno, vicino a Bologna, Augusto Righi si recò a Montese (era l'anno 1898), probabilmente invitato dai suoi amici e colleghi professori dell'Università di Bologna, Salvatore Pincherle, direttore dell’Istituto Matematico, e Fausto Morini, direttore dell’Istituto Botanico, che alcuni anni prima avevano scelto questo centro dell’Appennino modenese quale loro luogo di villeggiatura. Come gli altri due suoi colleghi, Righi, quassù, acquistò una casa agricola che fece restaurare e che inaugurò nell'estate del 1900. In questa villa, ospitò il musicista Ottorino Respighi, notabili, cattedratici di Bologna e amici, fra i quali, affermano i familiari, il poeta Giosuè Carducci. Il prof. Righi a Montese partecipava alla vita del paese, fu consigliere comunale e non perdeva occasione per scoprire e immortalare con la sua macchina fotografica stereoscopica gli angoli più suggestivi e momenti di vita del luogo. 

* (Giornalista pubblicista - collaboratore del Il Resto del Carlino)

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