Scoppia la polemica per le parole di Biffi

PAVULLO – Anche dall’Appennino si alzano voci discordi all’invito rivolto dell’arcivescovo di Bologna Biffi al governo affinché si privilegi l’ingresso in Italia di immigrati di religione cattolica. È il componente del Comitato direttivo della Consulta emigrazione e immigrazione della nostra regione, Antonio Parenti, ad affermare che da cattolico non condivide il metodo dell’Arcivescovo e neppure – dice - «sono condivisibili le proposte del presidente della Giunta regionale del Veneto di imporre graduatorie discriminanti».
Parenti è innanzitutto per favorire il rientro di nostri emigranti che vivono in particolare in Sud America, i quali non godono di benessere economico accettabile e molti, addirittura, vivono in povertà.
«Ritengo – dice - sia giusto offrire anche a loro una opportunità di lavoro in Italia, alla pari degli stranieri (islamici o buddisti che siano), attuando una politica immigratoria che favorisca flussi regolamentati per il loro rientro, senza che siano considerati stranieri in patria, come capita ora, anche se in possesso di passaporto italiano».
Walter Bellisi
(Il Resto del Carlino - Modena, 21 settembre 2000)

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