Credetemi,
puntate su New York
di Walter Bellisi
New York si sta risollevando. Lo shock e
il terrore hanno lasciato il posto all’incertezza e alla riflessione. E oggi la
ripresa dell’economia è più di una speranza, con nuovi scenari che si aprono per
investimenti cospicui, alcuni dei quali possono interessare anche comparti
dell’economia modenese. “Per le vostre mattonelle di ceramica, per i vostri
mobili, si sta per aprire una grossa opportunità. A New York ne avremo bisogno
in quantità” – ci dice l’ing. Berardo Paradiso, responsabile della Camera di
commercio italiana a New York, presidente della Itm con sedi in Usa, China e
Taiwan, che da oltre oceano ha portato a Modena una ventata di ottimismo.
“In sei settimane da quel terribile 11 settembre – afferma -, le cose sono
migliorate. New York vive a pieno ritmo. Mancano ancora i turisti. Lo spirito
newyorkese che adora la città è ritornato in pieno. Per quanto riguarda
l’economia, il terzo trimestre di quest’anno avrà crescita zero, nel quarto,
invece, dovrebbe esserci un recupero, mentre nel primo semestre del 2002 le
previsioni sono di tornare a livelli normali. Ma molto dipenderà dallo sviluppo
della guerra terrestre in Afghanistan”.
- L’11 settembre ha cambiato l’America e il mondo. Gli imprenditori come si
stanno muovendo?
“La paura ha portato le imprese ad adottare nuovi piani di investimento. Per
coprirsi dagli attacchi terroristici si stanno ristrutturando. Avranno, ad
esempio, un'altra piccola sede, lontana dalla casa madre, dove un computer, in
tempo reale, archivierà anch’esso i dati”.
- Lei ha detto che gli Americani stanno riflettendo?
“Si chiedono che cosa hanno fatto di male, perché c’è gente che li vede cattivi.
Credo che questa riflessione sia molto importante: bisogna cominciare a pensare
come ci vedono gli altri”.
- Nella sua azienda lavorano cattolici, mussulmani…
“Nella zona ove ha sede la mia azienda convivono 72 etnie. Nella mia azienda ce
ne sono ben 12, e tutti vanno d’accordo. Il comun denominatore di queste persone
è che tutte lavorano, tutte guadagnano, tutte hanno una macchina, eccetera.
Penso che il fattore economico sia importantissimo per dare dignità a una
persona”.
(Il Resto del Carlino - Modena, 24 ottobre 2001)